Archivio

Damiano Colacito

Translazione di un immagine della rete, da una di quelle telecamere che fanno parte di quel quotidiano sistema di "sorveglianza" globale, equazione estetica della nostra modernità.

Nadia Zorzin

PERFORMANCE, 1 LUGLIO ORE 11

Azione-riflessione sulla categoria di tolleranza e accettazione dell'altro, attraverso il gioco ironico con la propria identità, in un camaleontico indossare maschere e ruoli sociali ed esistenziali reiterati.


Nazario Zambaldi

In una sorta di ribaltamento tra cielo e terra, tela e colori invadono l'ambiente in forma di sagoma sospesa, ancorata al suolo da un'appendice che rinvia ai cicli di rigenerazione della vita.


Alice Volta

GALAXI 999

Memoria dell'immaginario di un'intera generazione, il treno 999 (Galaxy express) appariva in un cartone animato giapponese della fine degli anni '70. Chi vi saliva non tornava indietro e andava alla ricerca di un corpo meccanico abbandonando il proprio...Un viaggio solitario e senza ritorno, che naconde un malinconico segreto.


Andrea Salvatori

IO?

Lavoro di doppia riflessione identitaria, costruito su uno scambio di ruoli tra l'autore e il viaggiatore. La sagoma dal volto "vuoto" dell'artista si offre come silhouette per la "messa in posa" fotografica e per l'assunzione di un'identità mobile.





Silvia Pinto

Rimando alle infiorate delle tradizioni popolari e folcloriche italiane e portoghesi, e delicato e sensibile omaggio alla memoria delle vittime della strage.




Sissi

DANIELA HA PERSO IL TRENO

L'artista marca la propria identità attraverso l'ingombro e il peso dell'abito, realizzato con l'assemblaggio di molte camere d'aria e gonfiato ad aria compressa, che le è di ostacolo alla partenza.




Sandrine Nicoletta

SGRAVIO-PERFORMANCE, 1 LUGLIO ORE 16

Dal punto di vista simbolico la stazione è una struttura certa per ogni città. Ha un suo peso, architettonico e istituzionale. Il far volare uno stormo di uccelli dalla sua sommità è un'azione che crea una forza di gravità intensiva, per leggerezza e dispersione.


Elisa Laraia

CONTAMINAZIONE

I manifesti-locandina sulle colonne e nei sottopassaggi ricalcano il linguaggio degli affiches pubblicitari cinematografici e propongono, assieme a un gioco verbale (contaminazione/azione/stazione) immagini e figure di una soggettività multipla in transito.

Lisa Gherardi

Richiamo esplicito ad una storia-memoria personale e collettiva, la valigia appesa e semiaperta sottrae all'indifferenza e alla dimenticanza frammenti di storia vissuta e tracce di un tempo e di un viaggio bruscamente e per sempre interrotto.



Veruska Colombaro

Animali un pò matti, con il nome degli amici più cari dell'artista se ne stanno accovacciati, colorati e fluorescenti, sui telefoni, e offrono cartoline invitando a messaggi affettuosi.




Vanessa Chimera

ALTA VELOCITA'

Una serie di indicazioni con la scritta "alta velocità" guida ad un percorso simulato dove l'immagine fotografica duplica la realtà, sospendendo ogni certezza percettiva.

Simone Cesarini

Morbidi pouf in velluto matelassè si offrono allo sguardo e all'uso come oggetti-scultura, suggerendo una possibile pausa-interruzione di un attraversamento spazio-temporale abitualmente sincopato.


Paolo Bertocchi

N. 0 POSTI A SEDERE

Ancora un oggetto straniante. Una panchina costruita con strati di tessuto ricavato da coperte dismesse di cuccette e vagoni letto. Viene collocata di fronte alla panchina reale. Realtà e finzione si specchiano nel tentativo di rovesciare la normale funzionalità.









Annalisa Bondioli

DALLO SCOMPARTIMENTO ALLA "GALLERIA"

Un'ironica galleria ricostruita qui attraverso un'infilata di vecchie immagini di paesaggi di un'Italia da cartolina, vecchie decorazioni di treni ormai in disuso.




Paola Ascari

Un oggetto di uso quotidiano ingrandito e straniato rimanda ad una quotidianità fuori luogo, evidenziata ancor più dalla serie di gesti e azioni bloccate in polaroid, come tracce della continuità di un vissuto familiare e intimo.


Antonella Antonioni

OMBRE E RIFLESSI

Sagome-ombra in trasparenza appaiono e si delineano offuscando la visione dell'interno. immagini in dissolvenza che rimandano all'anonimato e all'evanescenza dei transiti.


Alessandra Andrini

BREAK OUT

L'immagine video di un bambino che gattona, proiettata sul pavimento, provoca un punto di rottura al flusso naturale del passaggio. L'improvviso ostacolo suscita reazioni del corpo e delle emozioni. E' uno "sgambetto virtuale" alla nostra percezione distratta