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Oreste Baccolini

In un ironico e sottile, per quanto forse casuale, rimando al proprio nome, l'artista ritaglia un brano di natura coltivata, un filare di vite, fra lo spazio innaturale di cemento e marmo.
Un'isola di lenta crescita, bisognosa di attenzione e di cura, fra i rumori e il quotidiano andirivieni distratto dei viaggiatori.